Kimono Flaminia

Kimono e Haori da uomo


I colori dei Kimono e degli Haori da uomo sono meno sgargianti di quelli da donna. Nelle vecchie fotografie, gli uomini che indossano gli Haori neri appaiono nobili e dignitosi: è incredibile vedere come tali capi si abbinino perfettamente all’abbigliamento moderno.
La parte esterna è molto semplice: il livello di formalità è espresso dal tipo di tessuto (i più pregiati sono le sete tsumugi e habutae) e dal numero di Kamon (stemmi di famiglia), che in origine distinguevano i soldati dei vari schieramenti.
La fodera interna è decorata con haura-e (letteralmente “immagine dietro l’Haori”) dipinti a mano.

Per chiudere il capo, si usa l’haori-himo: un cordone con due nappe, che si aggancia alle asole poste ai lati della chiusura dell’Haori. Il colore più formale è il bianco.

 

Durante il periodo Edo (1600-1868), le severe leggi suntuarie proibivano a chi non fosse nobile di indossare stoffe pregiate o decorazioni elaborate: come reazione, si fece ricorso alla sobrietà esteriore e al lusso nascosto.
Più un Haori era semplice esteriormente, ma dotato di una fodera preziosa, più era considerato elegante.
La caratteristica più originale dell’Haori da uomo è il suo potenziale utilizzo “double face”: può essere indossato indifferentemente al diritto o al rovescio, a seconda del tipo di effetto che si desidera ottenere. Indossandolo al rovescio si metterà in evidenza il dipinto e mostrare così una vera e propria opera d’arte.


Abbinato a un pantalone scuro, l’Haori conferisce alla figura un suggestivo tocco di stile e personalità; per un look un po’ più casual, invece, può essere lasciato aperto sopra T-shirt e jeans.
Infine, può essere utilizzato come abbigliamento da camera o come arredamento d’interni (appeso al muro per mostrare la parte decorata).


YUKATA

Lo Yukata (da “yu”=”bagno” e “katabira”=”sottoveste”) è un kimono estivo di cotone, privo di fodera, solitamente decorato con motivi di medie dimensioni. Viene indossato per recarsi in tarda primavera alle terme (o in occasione di manifestazioni estive), chiuso con un hanhaba obi, senza sottoveste e abbinato ai Geta (infradito in legno). I colori più utilizzati sono il bianco e il blu.
A differenza degli Yukata da donna, quelli da uomo non sono taglia unica e quindi non vanno ripiegati alla vita (il punto che in giapponese è chiamato ohasyori).
Esiste anche un altro tipo di kimono estivo, il Jofu, in lino di alta qualità intrecciato a mano.
Nel periodo Heian (794-1185), le nobili cortigiane indossavano Yukata di lino, che venivano fasciati stretti intorno al corpo subito dopo il bagno. In seguito, gli Yukata vennero indossati anche dai guerrieri giapponesi. Nel periodo Edo (1600-1868), divenne molto popolare in seguito alla diffusione dell’uso delle terme pubbliche.

 

HAPPI

L’happi è un tipo particolare di giacca corta e leggera di cotone. Originariamente veniva indossato dalla servitù, difatti riportava i Kamon della famiglia d’appartenenza. In seguito venne utilizzato come sorta di “messaggio pubblicitario” da parte di negozianti e artigiani, sostiuendo ai Kamon familiari i loghi dei negozi e delle associazioni. Per un periodo fu la divisa d’ordinanza dei vigili del fuoco giapponesi. Recentemente, viene utilizzato nelle festività e celebrazioni estive e come uniforme nei ristoranti di sushi.

 

NAGAJUBAN (o JUBAN)

Il Nagajuban (長襦袢), o Juban, è una sorta di sottoveste sia da uomo sia da donna per il Kimono più formale (non va indossata con gli Yukata o con altri tipi di indumento).
Più corto e sottile del Kimono, ha due utilizzi: il primo è dare forma al Kimono vero e proprio; il secondo è evitare che la seta preziosa del capo principale entri a contatto con la pelle. Infatti, Il Nagajuban è un vero e proprio strato protettivo fra il Kimono e la pelle di chi lo indossa.
Solitamente è bianco, ma spesso può essere colorato e decorato. Visto che i Kimono da uomo sono molto sobri, il Nagajuban serve anche per indossare motivi e colori più vivaci in maniera discreta. Infatti, l’unica parte visibile dall’esterno è il collo. A volte, i colli dei Nagajuban sono removibili: questo permette sia di lavarli indipendentemente dal capo, sia di sostituirli per abbinarli nel colore al Kimono indossato di volta in volta.

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